Le multe per il pezzotto stanno aumentando grazie ai controlli intensificati dell’AGCOM, che nell’ultimo periodo è alla disperata ricerca di individuare gli indirizzi IP che fanno uso della pirateria online.
Il pezzotto è un decoder illegale che permette di accedere in maniera gratuita a tutti i principali canali televisivi a pagamento quali: SKY, DAZN, Netflix, Disney Plus e qualunque canale di streaming.
Il rischio per chi usa pezzotto è di andare incontro a delle multe automatiche e in alcuni casi anche la reclusione.
Multe pezzotto: nuova stretta dalla Legge
Multe per pezzotto sempre più severe, che vanno da 150 euro fino a 5 mila euro. Dalla Legge arriva una nuova stretta che punisce chi guarda i contenuti pirata ma anche chi non denuncia il “colpevole”.
A partire dal mese di settembre 2024 per tutti coloro che usano il pezzotto sono previste delle multe automatiche grazie all’integrazione della piattaforma Privacy Shield realizzata dalla Lega Serie A e favorita all’AGCOM (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni).
Piracy Shield è stata appositamente studiata per intervenire su due fronti: individuare chi sta diffondendo il segnale pirata e l’utente finale che ne sta usufruendo.
Durante il corso degli ultimi anni il mondo della pirateria si sta muovendo tramite dei veri e propri siti web che diffondono in maniera illegale i contenuti protetti dal copyright. Siamo passati dall’uso di Emule ai siti di streaming fino all’arrivo dei decoder (un tempo si usavano le schede elettroniche).
Il tuo indirizzo IP è stato rilevato ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria streaming
Quando accedendo ad un canale pirata ti appare la seguente scritta “Il tuo indirizzo IP è stato rilevato ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria streaming” significa che la piattaforma è stata messa sotto sequestro e il device da cui ci si è connessi potrebbe essere rilevato dalle autorità.
Allo stesso modo funziona Privacy Shield: identifica gli indirizzi IP non solo di tutti coloro che trasmettono il segnale pirata ma anche di tutti coloro che ne usufruiscono così da bloccarli e multarli.
Con Privacy Shield tutti gli operatori a pagamento in possesso della licenza, di segnalare tutti gli utenti che stanno trasmettendo contenuti in maniera illecita attraverso l’indirizzo IP del sito illegale.
Entro 30 minuti dalla segnalazione i sistemi anti pirateria inviano un ticket agli operatori delle telecomunicazioni (TIM, Vodafone, Tre, Wind eccetera) la quale provvederanno a bloccare il sito illegale.
Questo blocco avviene in modo automatico senza il controllo umano, motivo per cui è stata realizzata una wishlist contente tutti i siti che non possono essere immessi all’interno delle segnalazioni. Inoltre, per evitare che anche i siti legali vengano bloccati è stata ideata la nuova versione Privacy Shield 2.0.
Quindi se anche tu sei solito usare pezzotto devi prestare attenzione alle multe automatiche. A prescindere dal nuovo protocollo entrato in vigore da pochi giorni, accedere ai siti pirata rimane comunque un atto illecito a prescindere che lo si faccia a pagamento oppure in maniera gratuita, motivo per cui non andrebbe utilizzato.