Truffa auto con finta procura e bonifico: come riconoscerla e difendersi

Truffa auto con finta procura e bonifico: come riconoscerla e difendersi

Se hai messo in vendita un’auto su un portale online come Subito.it, Facebook Marketplace o Autoscout24, potresti ricevere un’email apparentemente seria da parte di un acquirente interessato che dice di trovarsi all’estero per lavoro. Dietro un linguaggio educato e documenti apparentemente autentici, spesso si cela una truffa ben orchestrata. In questo articolo ti spieghiamo come funziona questa trappola, come riconoscerla e come proteggerti.

Come funziona la truffa: il caso del finto acquirente all’estero

Il raggiro inizia in modo semplice: un sedicente acquirente, spesso con un nome italiano comune (es. Paola), ti contatta dicendosi interessato all’acquisto dell’auto. Subito dopo, però, afferma di trovarsi momentaneamente in Africa per motivi di lavoro e propone una procedura alternativa per concludere la compravendita.

I punti chiave della truffa

Ecco i passaggi classici di questo tipo di frode:

  1. Proposta di pagamento tramite bonifico bancario
    Il truffatore dice di voler fare subito un bonifico, ancora prima di vedere l’auto dal vivo, chiedendo i tuoi dati bancari e l’indirizzo.
  2. Richiesta di passaggio tramite procura
    Dopo il presunto pagamento, dice che manderà un corriere a ritirare il veicolo. Ma prima chiede che tu vada presso l’ACI con una procura (falsa) per avviare la radiazione per esportazione, restituire la targa e gestire la demolizione per esportazione.
  3. Richiesta di anticipi o spese da sostenere
    Spesso, dopo l’invio del finto bonifico, ti arriverà una finta email dalla “banca” o dal “corriere”, che ti chiederà un pagamento anticipato per le pratiche o la spedizione.
  4. Documenti falsi allegati
    Allegano alla mail una carta d’identità apparentemente reale, per sembrare affidabili. Ma si tratta di documenti rubati o creati ad arte per ingannare.

Perché è una truffa? I segnali da non ignorare

Questa truffa sfrutta elementi ricorrenti:

  • L’acquirente non vuole vedere l’auto dal vivo
  • Propone un ritiro tramite corriere internazionale
  • Parla di documenti e pratiche ACI che dovrebbe invece gestire chi acquista
  • Insiste sull’invio dei dati personali e bancari
  • Mostra un documento d’identità falso o rubato
  • Tenta di creare urgenza o pressione psicologica

Cosa succede se cadi nella trappola

  • Potresti finire per pagare tu delle spese per corrieri o pratiche mai esistite
  • I tuoi dati personali e bancari possono essere usati per altri scopi illeciti
  • Rischi anche di ritrovarti coinvolto in attività di riciclaggio (es. auto destinate al traffico illecito)

Come difendersi da questa truffa

Ecco alcuni consigli pratici per evitare di cadere in trappola:

  • Mai fornire dati bancari o documenti personali a sconosciuti
  • Non accettare pagamenti da persone all’estero senza verifica
  • Ignora chi vuole concludere tutto senza vedere l’auto
  • Se ricevi email strane da presunte banche o corrieri, verifica sempre contattando direttamente l’ente
  • Usa sempre i canali ufficiali di vendita e chiedi un pagamento sicuro, come contanti o bonifico con verifica

Hai ricevuto una mail simile? Ecco cosa fare

Se hai ricevuto una email come quella riportata in alto:

  1. Non rispondere al mittente
  2. Non inviare nessun documento
  3. Segnala subito l’email come tentativo di truffa alla piattaforma dove hai pubblicato l’annuncio
  4. Se hai fornito dati personali o bancari, rivolgiti alle autorità competenti
  5. Puoi anche segnalare l’episodio alla Polizia Postale tramite il portale ufficiale www.commissariatodips.it

Conclusioni

Le truffe online legate alla vendita di auto sono purtroppo sempre più diffuse. Questa in particolare gioca sull’urgenza, l’apparente serietà e l’illusione di un affare facile. Ricorda: se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, probabilmente è una truffa.

Proteggi sempre i tuoi dati e fidati solo di chi è disposto a concludere l’affare in modo trasparente e tracciabile.

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