X-GPU ha chiuso: utenti italiani segnalano una possibile truffa crypto – Prelievi bloccati e promoter spariti

Negli ultimi mesi X-GPU era diventata una delle piattaforme più discusse sui social italiani: veniva presentata come un innovativo sistema di computazione remunerata, capace di generare rendite automatiche acquistando porzioni di presunti “server IA”. Una proposta che, in pieno boom dell’intelligenza artificiale, ha convinto migliaia di utenti ad investire importi dai 20 ai 2.400 USDT.

Ma domenica 8 dicembre 2025, alle 15:30, tutto si è fermato. Mentre sui canali Telegram veniva pubblicizzata una super offerta per il dispositivo commemorativo iX2026 da 2.026 USDT, si è verificato ciò che gli analisti definivano inevitabile:

  • i prelievi si sono bloccati;
  • i guadagni sono spariti dalle dashboard;
  • gli amministratori hanno abbandonato i gruppi uno dopo l’altro.

Nel giro di poche ore il castello X-GGPU è crollato, lasciando migliaia di persone senza risposte e, soprattutto, senza soldi.

Secondo un’analisi OSINT condotta da Decripto.org, tra 5.000 e 10.000 utenti italiani potrebbero essere stati coinvolti, per un volume complessivo superiore ai 10 milioni di dollari. Quella che veniva presentata come un’opportunità tecnologica si è rivelata una delle truffe più pervasive del 2025.

X-GPU, iX2026 e le rendite in USDT: come funzionava la promessa di guadagno

Per mesi X-GPU si è pubblicizzata come una piattaforma di “computazione remunerata”: acquistando fantomatici dispositivi virtuali — X-70, X-120, X-360, X-760, X-990 — l’utente avrebbe posseduto una porzione di datacenter dedicata all’addestramento di IA aziendali.

La promessa?
💰 Rendite settimanali garantite, dai 3 USDT fino a oltre 350 USDT a seconda del valore del “server”.

Esempi reali proposti nei materiali promozionali:

  • 20 USDT → 3 USDT a settimana (ROI in 7 settimane)
  • 450 USDT → 40 USDT a settimana
  • 2.400 USDT → quasi 370 USDT a settimana

Una proposta che, agli occhi di chi non conosce i meccanismi del computing industriale, poteva apparire verosimile.

In realtà, nessuno ha mai visto:

  • una macchina fisica prodotta da X-GPU
  • un dato tecnico verificabile
  • una certificazione indipendente
  • un cliente reale che acquistasse questa “potenza computazionale”

Il white paper citava presunte partnership con TikTok e la presenza di ex ingegneri NVIDIA e AMD, ma nessuna dichiarazione era mai supportata da documenti ufficiali.

Una rete di reclutamento italiana basata su siti-funnel anonimi

Un elemento chiave della crescita di X-GPU in Italia è stato il reclutamento decentralizzato attraverso:

  • promotori locali
  • chat private
  • profili social anonimi
  • siti-funnel registrati da privati

Un’analisi OSINT ha individuato tre nodi principali:

NodoDominioObiettivoMetodo di conversione
X-GPU “Italia”X-GPU.itReclutamento direttoLink a Telegram
Hub multisistemaguadagniintelligenticonia.comPromozione X-GPU + altri sistemiWhatsApp privato
Landing motivazionalediversi dominiRaccolta contattiChat privata + USDT

Tutti accomunati da:

  • anonimato totale dei gestori
  • assenza di dati societari
  • richieste di deposito in USDT verso wallet non tracciabili

Il ruolo dei promotori e la leva psicologica degli screenshot

La narrazione social era costruita su:

📌 Screenshot dei prelievi settimanali, esibiti come prova certa del funzionamento
📌 Promozioni a tempo (“ultimi slot disponibili”)
📌 Spinte emotive basate su urgenza ed esclusività

Tutto il marketing era strutturato per:

  1. far vedere che il sistema “pagava”;
  2. indurre l’utente a reinvestire (“se aumenta la potenza, aumentano le rendite”);
  3. convincere amici e colleghi ad entrare.

Tra i promotori apparivano perfino profili che si dichiaravano appartenenti alle forze dell’ordine, aumentando in modo distorsivo la fiducia percepita dagli utenti.

Perché X-GPU era uno schema Ponzi: gli indicatori chiav

Tutti gli elementi tipici erano presenti:

  • Rendimenti garantiti e ricorrenti
  • Assenza di licenze finanziarie
  • Assenza di attività economica reale
  • Nessuna trasparenza sulla provenienza dei fondi
  • Wallet crypto gestiti da terzi non identificati
  • Blackout informativo al primo problema

I primi utenti hanno ricevuto davvero le rendite settimanali:
ma quei soldi non provenivano da server IA, bensì dagli investimenti degli utenti successivi.

Quando l’afflusso di nuovi depositi si è bloccato, il sistema ha smesso di essere sostenibile. Da qui l’exit scam.

La giornata del crollo: 8 dicembre 2025

L’ultimo annuncio pubblico del “team globale di X-GPU” riguarda la vendita di 1000 slot per il nuovo dispositivo iX2026.

Un’operazione che oggi appare chiaramente come l’ultima manovra per raccogliere liquidità.

Subito dopo:

  • tutti i gruppi Telegram sono stati silenziati
  • gli admin sono spariti
  • i prelievi sono stati disattivati
  • le dashboard sono state svuotate

Per gli utenti italiani è stato il segnale definitivo della fuga.

Testimonianze: “Hanno preso i soldi e sono spariti”

Su Trustpilot e nei forum crescono centinaia di denunce:

“È una truffa. Ero dentro da aprile, oggi hanno chiuso tutto e sono scappati.”
“Ho perso 2.000 euro. Nessuno risponde più.”
“Promozioni continue, urgenti, e poi il silenzio assoluto.”

Le recensioni positive precedenti — quelle che parlavano di guadagni e serietà — sono scomparse.

Cosa devono fare ora gli utenti truffati

Sebbene le possibilità di recupero fondi siano ridotte, ci sono passi fondamentali da compiere subito.

1. Salvare tutte le prove

  • screenshot dell’account
  • transazioni in USDT
  • conversazioni con promotori
  • date e importi precisi
  • link ai gruppi Telegram disattivati

2. Presentare denuncia

Presso:

  • Polizia Postale
  • associazioni che indagano sulle frodi crypto
  • enti che raccolgono segnalazioni collettive

3. Unire le testimonianze

Decripto ha attivato un modulo di raccolta casi, utile per:

  • mappare i flussi finanziari
  • stimare il danno totale
  • supportare eventuali azioni legali

Perché casi come X-GPU continueranno a riapparire

Il modello è sempre lo stesso:

  1. boom tecnologico → narrazione di opportunità
  2. accesso economico → investimenti da 20€ a 2.400€
  3. pagamenti iniziali → credibilità fittizia
  4. reclutamento massivo → espansione
  5. crollo improvviso → exit scam

È successo con il mining fantasma, con il trading automatico, con sistemi IA non verificabili.
Accadrà ancora.

In Conclusione

La chiusura di X-GPU rappresenta uno dei casi più eclatanti di exit scam legato all’intelligenza artificiale in Italia. La piattaforma non aveva alcuna tecnologia reale, nessuna infrastruttura verificabile e nessuna licenza finanziaria. Tutto si basava sulla psicologia del guadagno garantito — un meccanismo che da sempre alimenta gli schemi Ponzi.

Oggi la priorità è documentare, denunciare e unire le testimonianze.
Solo così sarà possibile ricostruire la rete di wallet, identificare eventuali responsabili e prevenire la diffusione di futuri sistemi simili.

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