Truffa del Sì: cos’è, come funziona e come difendersi

Recentemente, è tornato alla ribalta il discorso sulla cosiddetta “truffa del sì“, un inganno telefonico che, apparentemente, potrebbe farci sottoscrivere contratti indesiderati con un semplice “sì” in risposta a una domanda apparentemente innocua posta dall’operatore telefonico.

Secondo recenti dati elaborati da mUp Research e Norstat, il settore più colpito dalle truffe è quello relativo ai servizi di abbonamenti telefonici, con un significativo 7,7% di individui truffati in questo ambito. Questo è seguito da vicino dai servizi di utenze di luce e gas (7,1%) e dalle carte elettroniche (6,5%). Fortunatamente, il settore delle assicurazioni auto e moto sembra essere meno colpito, con una percentuale di truffe che si attesta all’1,4%.

L’indagine ha anche esplorato i principali canali utilizzati dai truffatori per perpetrare queste frodi. Sia le email che i finti call center emergono come gli strumenti più comuni. Per quanto riguarda la telefonia mobile, quasi la metà delle truffe (42,5%) sono state condotte tramite email, una percentuale che diminuisce leggermente (37,4%) nel caso della telefonia fissa. I finti call center, invece, sono stati responsabili del 33,1% delle frodi nel settore mobile e del 39,4% in quello della telefonia fissa.

Sorprendentemente, gli uomini si rivelano essere le vittime preferite, con una percentuale del 9,7% rispetto al 5,7% delle donne. Inoltre, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, gli individui con un’istruzione universitaria sono più inclini a cadere in queste truffe, con un 11% rispetto al 5,7% di quelli senza laurea. Analizzando più da vicino il campione, si nota che la fascia di età 18-24 anni è la più colpita nel settore della telefonia mobile, con una percentuale del 12,2%.

Per proteggere il tuo cellulare dalle truffe ti consigliamo di controllare sempre chi ti chiama su siti affidabili come Guidaconsumatori o portali che raccolgono l’esperienza degli utenti in modo da evitare di cadere in queste trappole.

Ma di cosa si tratta esattamente, e come possiamo proteggerci? Scopriamolo insieme.

Come funziona la truffa telefonica del sì

In poche parole, questa truffa funziona così: si riceve una chiamata da un operatore che, spesso, si finge rappresentante di una nota compagnia telefonica. Durante la conversazione, l’operatore pone delle domande generiche, come “Sto parlando con il signor…?” o “Posso rubarle qualche minuto?“. Rispondendo semplicemente con un ““, si rischia di attivare un contratto non richiesto, a volte anche con costi elevati.

Questa truffa, nota come “truffa del sì“, è diventata uno dei trucchi telefonici più comuni negli ultimi anni, come evidenziato dalle numerose segnalazioni online.

Truffa telefonica del sì: come difendersi

Se sospetti di essere caduto in questa truffa, la prima cosa da fare è contattare le autorità competenti, come la polizia postale o le associazioni di tutela dei consumatori. Per evitare di cadere in questa trappola, è consigliabile evitare di rispondere “” a numeri sconosciuti; invece, prova a usare risposte alternative come “Desidera?” o “Con chi parlo?“. Queste precauzioni, insieme al blocco del numero e all’utilizzo di app antispam, dovrebbero offrire una protezione adeguata.

I consigli per difendersi dalle truffe telefoniche

Per proteggersi dalle truffe telefoniche e online, è fondamentale mantenere un atteggiamento di vigilanza costante. Ecco alcuni consigli utili:

  • Identificazione completa dell’operatore: Chiedete sempre all’operatore di fornire dettagli completi come nome, cognome, numero identificativo, indirizzo dell’azienda e numero di telefono per confermare l’autenticità delle informazioni fornite. Di solito, i truffatori esitano o terminano la chiamata quando vengono posti di fronte a queste richieste.
  • Sospetto di offerte vantaggiose: State alla larga da offerte che sembrano troppo belle per essere vere. Ricordate, nessuno regala nulla gratuitamente. Se un’offerta sembra troppo vantaggiosa, soprattutto se è a tempo limitato, è meglio declinarla.
  • Richiesta di informazioni contrattuali: Nel caso in cui vi venga proposto un contratto tramite registrazione telefonica, chiedete sempre di ricevere tutte le informazioni contrattuali via email o posta ordinaria prima di accettare. Questo vi permetterà di esaminare attentamente i dettagli e identificare eventuali clausole ingiuste. Se possibile, preferite sottoscrivere contratti in negozi fisici. Se decidete di procedere telefonicamente, registrate la conversazione come prova in caso di dispute future.
  • Protezione dei dati sensibili: Evitate di condividere dati sensibili, come informazioni bancarie o dettagli delle carte di credito, via email o telefono. Inoltre, evitate di cliccare su link presenti in email o SMS sospetti.
  • Mantenere l’aggiornamento sulle truffe: Rimanete informati sulle tecniche utilizzate dai truffatori e sulle nuove truffe emergenti, ad esempio seguendo gli aggiornamenti della Polizia di Stato su Twitter o consultando il loro sito web.
  • Denuncia delle truffe: In caso di truffa, denunciate sempre l’accaduto, indipendentemente dall’importo perso. Una denuncia formale non solo avvia un processo di indagine da parte delle autorità competenti, ma contribuisce anche a prevenire futuri crimini simili.

Ricordate, la prevenzione è la migliore difesa contro le truffe telefoniche, come per le truffe online, anche quelle telefoniche si basano sulla creduloneria e sulle false promesse di sconti e di prezzi irreali.

La truffa del sì è una bufala?

Va notato che molti sostengono che questa cosiddetta truffa sia solo una bufala, alimentata da un eccessivo allarmismo che circola periodicamente online. Secondo alcune fonti, un consenso verbale non sarebbe sufficiente a legalizzare un contratto, come stabilito da una legge del 21 febbraio 2014, che richiede una conferma e una firma scritta (o elettronica) per essere considerato valido. Inoltre, i consumatori hanno il diritto di revocare il loro consenso, anche dopo aver detto “sì” al telefono, e possono annullare qualsiasi contratto firmato entro due settimane dalla firma.

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