Truffa SMS finta ING: come riconoscerla e cosa fare

Truffa SMS finta ING: come riconoscerla e cosa fare

Negli ultimi tempi, sempre più utenti italiani stanno ricevendo SMS sospetti da numeri non salvati, che fanno riferimento a presunte autorizzazioni di pagamento su siti noti come zara.com, per importi elevati. Il messaggio ha tutta l’aria di provenire da una banca, in questo caso ING, ma in realtà è una truffa. Si tratta di smishing, una tecnica di phishing via SMS molto pericolosa. Scopriamo come riconoscere questi messaggi truffaldini, quali campanelli d’allarme considerare e cosa fare per proteggersi.

Cos’è lo smishing

Lo smishing è una forma di truffa che utilizza gli SMS (anziché le email) per indurre la vittima a fornire dati sensibili, come le credenziali di accesso al conto bancario o i dati della carta di credito. I messaggi sono spesso studiati per sembrare credibili: utilizzano nomi di aziende note, linguaggio formale e link apparentemente innocui.

Composizione della truffa

Nel messaggio oggetto della segnalazione si legge:

“ING: autorizzazione con carta di EUR 990,00 su zara.com da Lugano se disconosce contatta il servizio clienti Italia al +393508372179. Cordiali Saluti.”

Ecco gli elementi tipici che rivelano la truffa:

  • Uso di un nome affidabile: viene citata ING, una banca molto conosciuta.
  • Importo elevato: 990,00 € è una cifra che desta immediata preoccupazione.
  • Località estera: si fa riferimento a “Lugano”, aumentando l’allarme.
  • Link o numero da contattare: viene suggerito di chiamare un numero, che non ha nulla a che vedere con i contatti ufficiali di ING.
  • Tono urgente e formale: si induce l’utente a reagire in fretta senza riflettere.

Campanelli d’allarme

  1. Numero sconosciuto: il mittente non è salvato in rubrica e inizia con +39, ma ciò non garantisce affidabilità.
  2. Link o contatto sospetto: il numero fornito non è presente sul sito ufficiale ING.
  3. Mancanza di personalizzazione: ING, come tutte le banche, usa il nome e il cognome del cliente nei suoi messaggi ufficiali.
  4. Errori grammaticali o stilistici: anche se il messaggio può sembrare formale, spesso presenta formulazioni strane o termini fuori contesto.

Cosa fare se si riceve questo SMS

  1. Non cliccare sui link e non chiamare il numero indicato.
  2. Non rispondere al messaggio.
  3. Bloccare il numero mittente dal proprio dispositivo.
  4. Segnalare il messaggio a ING attraverso i canali ufficiali.
  5. Controllare i movimenti del proprio conto bancario per verificare eventuali addebiti sospetti.
  6. Fare una denuncia alla Polizia Postale, anche online, per contribuire a bloccare la rete di truffatori.

ING e la sicurezza dei suoi clienti

ING ha più volte ribadito che non invia mai SMS contenenti link o numeri da contattare per risolvere situazioni urgenti. Tutte le comunicazioni ufficiali avvengono tramite l’app o l’area riservata del sito web. In caso di dubbio, è sempre meglio accedere manualmente al sito ufficiale www.ing.it oppure contattare il servizio clienti tramite i canali ufficiali.

Conclusione

La truffa via SMS che simula un pagamento su zara.com da Lugano è solo uno dei tanti esempi di smishing che circolano quotidianamente. Restare vigili, non farsi prendere dal panico e verificare sempre l’autenticità dei messaggi ricevuti è il primo passo per non cadere vittima di questi inganni. Diffondere la consapevolezza è essenziale per tutelare se stessi e gli altri.

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