La promessa è allettante: «I bambini iscritti a scuola ricevono 500,00 € da SUPERMERCATO» con scadenza fissata al 27 aprile 2025 e un link (in questo caso “shorturl.at/MtShe”) che rimanda a una pagina ospitata su sites.google.com. Il messaggio, apparso in gruppi Facebook come “Celiaci di Brescia”, è in realtà l’ennesimo tentativo di phishing pensato per rubare dati personali e – nei casi peggiori – denaro.
Perché si tratta chiaramente di una truffa
- Fonte anonima e non verificata
Il post è firmato da un Partecipante anonimo. Nessuna grande catena di supermercati adotterebbe un simile canale né un profilo senza logo o verifica. - Link accorciato e dominio sospetto
I link shorturl possono mascherare un URL malevolo; in più, l’indirizzo finisce su sites.google.com, piattaforma spesso sfruttata per clonare pagine ufficiali. - Ricompensa sproporzionata (500 €)
Le vere promozioni hanno regolamenti completi, limiti temporali brevi e, soprattutto, sono comunicate su canali ufficiali (sito corporate, newsletter, app, punti vendita). - Errori di battitura e formattazione (es. “egjfgb”)
I truffatori puntano alla quantità, non alla qualità: testi confusi, maiuscole incoerenti e refusi sono classici campanelli d’allarme.
Come i cyber-criminali cercano di colpirti
- Raccolta di dati sensibili: moduli che chiedono nome, cognome, data di nascita del minore, recapiti e – talvolta – estremi di pagamento per “confermare l’identità”.
- Installazione di malware: download di file PDF o APK infetti spacciati per “buono spesa” o “informativa”.
- Frode economica: richiesta di un piccolo pagamento (es. 1 € di “spese di spedizione”) per testare la carta di credito.
Cosa fare se hai cliccato sul link
- Blocca subito l’operazione
Chiudi la pagina, svuota cache e cronologia del browser. - Cambia le password dei servizi dove usi le stesse credenziali (e abilita l’autenticazione a due fattori).
- Controlla movimenti bancari per transazioni sospette e, se necessario, blocca la carta.
- Scansiona il dispositivo con un antivirus aggiornato.
- Segnala il post a Facebook e, in Italia, inoltra la segnalazione alla Polizia Postale tramite www.commissariatodips.it.
Come riconoscere (e evitare) truffe simili in futuro
Segnale d’allarme | Spiegazione | Azione consigliata |
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Link accorciato o dominio gratuito | Maschera l’URL reale | Passa il mouse sopra il link o usa servizi di “link expander” per verificare |
Scadenza imminente + ricompensa elevata | Pressione psicologica | Prenditi tempo, cerca il regolamento ufficiale |
Errori di ortografia / grafica amatoriale | Scarso controllo qualità | Confronta con comunicazioni reali del brand |
Richiesta di dati sensibili o soldi | Nessuna promo reale chiede costi anticipati | Non inserire dati e non pagare nulla |
Proteggi la tua community
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- Fai sempre fact-checking sui siti ufficiali delle catene di supermercati.
- Segui le nostre guide su truffe online più comuni per restare aggiornato.