Negli ultimi mesi si sta diffondendo una truffa via SMS che sta mietendo numerose vittime, soprattutto tra le persone anziane o poco avvezze alla tecnologia. Il messaggio è apparentemente innocuo, ma nasconde un raggiro ben orchestrato. Si tratta della cosiddetta truffa del figlio in difficoltà, spesso preceduta da un messaggio come:
“Papà, ho perso il telefono, questo è il mio nuovo numero. Puoi salvarlo e scrivere su WhatsApp?”
Come funziona la truffa del numero WhatsApp
Il truffatore invia un SMS impersonando un figlio o un altro familiare, facendo leva sull’urgenza e sull’emotività. Dopo aver guadagnato la fiducia della vittima, invita a scrivere su WhatsApp tramite un link (wa.me) che rimanda a un nuovo numero. Una volta instaurata la conversazione, il finto figlio può chiedere soldi con la scusa di un’emergenza, ad esempio:
- “Mi serve un bonifico urgente per pagare una multa.”
- “Ho perso il portafoglio, puoi aiutarmi?”
- “Devo saldare una spesa medica.”
L’obiettivo è uno solo: farsi inviare denaro velocemente, sfruttando la preoccupazione dei genitori o dei familiari.
Perché questo tipo di truffa è così pericoloso
- È semplice e diretta: il messaggio è breve, immediato e fa leva sulle emozioni.
- Colpisce l’istinto protettivo: soprattutto se il truffatore si finge un figlio o una figlia.
- Utilizza numeri reali su WhatsApp: la vittima può vedere una foto profilo fasulla, aumentando la credibilità.
- Spinge ad agire subito: per evitare che la persona rifletta o chiami il vero familiare.
Come riconoscere la truffa “Papà, ho perso il telefono”
Ecco alcuni segnali d’allarme da tenere in considerazione:
- Il messaggio arriva da un numero sconosciuto.
- Il testo è generico e non riporta nomi.
- L’utente viene invitato a cliccare su link WhatsApp abbreviati.
- C’è una richiesta di contatto immediato o invio di denaro.
Cosa fare se ricevi questo tipo di messaggio
- Non cliccare sul link: potrebbe essere pericoloso o reindirizzare a un contatto truffaldino.
- Non rispondere direttamente: prendi tempo per riflettere.
- Contatta il vero numero del familiare: verifica che stia bene e che non abbia cambiato telefono.
- Segnala il numero come spam al tuo operatore e bloccalo sul telefono.
- Segnala l’accaduto alla Polizia Postale tramite il sito ufficiale.
Come proteggersi da truffe simili
- Parla con i tuoi cari: avvisali di queste truffe e stabilite una parola d’ordine da usare in caso di emergenza reale.
- Attiva il blocco dei messaggi sospetti: molti smartphone e app offrono filtri antispam.
- Non fidarti di messaggi generici o impersonali.
- Controlla sempre i numeri su internet: puoi cercare il numero sospetto per vedere se è già stato segnalato.
Conclusione
La truffa del “Papà, ho perso il telefono” è un raggiro subdolo che sfrutta i sentimenti più profondi per sottrarre denaro. La prevenzione e la consapevolezza sono le armi migliori per difendersi. Diffondi queste informazioni con amici e parenti, soprattutto con chi potrebbe essere più vulnerabile a questo tipo di attacchi.